Quaresima 2020 - Lectio divina per la IV domenica

Seconda Lettera di S. Paolo Apostolo ai Corinzi (3,7-18)

 

Preparativi

  1. Creiamo anzitutto attorno a noi (se non siamo in una chiesa o in una cappella) un ambiente che favorisca il raccoglimento e la preghiera, ponendoci per esempio davanti a un’immagine sacra (crocifisso, icona sacra…) e/o al testo sacro della Bibbia.
  2. Formiamo anche un clima di silenzio, per quanto possibile, dentro e fuori di noi, e
  3. chiediamo a Dio il desiderio di ascoltare la Sua Parola e di compiere la Sua Volontà!
  4. Iniziamo dunque la preghiera.

 

Segno della Croce

Preghiera iniziale (tutti): Cfr. Salmo 12 (13), 4-5

Signore, da' luce ai miei occhi

perché non mi addormenti nella morte;

perché l'avversario non dica:

«Sono più forte di lui».

Tu che hai aperto gli occhi al cieco nato,

con la tua luce illumina il mio cuore

perché io sappia vedere le tue opere

e custodisca tutti i tuoi precetti.

 

Salmo Responsoriale (può essere letto anche tutto di fila e tutti insie me ripetendo il ritornello solo all’inizio e alla fine): dal Salmo  35 (36)

Rit.: Signore, nella tua luce vediamo la luce.

Signore, il tuo amore è nel cielo,

la tua fedeltà fino alle nubi,

la tua giustizia è come le più alte montagne,

il tuo giudizio come l'abisso profondo:

uomini e bestie Tu salvi, Signore. Rit.

Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!

Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali,

si saziano dell'abbondanza della tua casa:

Tu li disseti al torrente delle tue delizie. Rit.

È in Te la sorgente della vita,

alla tua luce vediamo la luce.

Riversa il tuo amore su chi Ti riconosce,

la tua giustizia sui retti di cuore. Rit.

 

LETTURA

Leggiamo e rileggiamo almeno una volta e sempre con calma il brano apostolico, magari cominciando già a sottolineare le frasi oscure e, meglio, quelle che comprendiamo e che stimolano maggiormente la nostra attenzione.

Lettore: Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (3, 7-18)

Fratelli, se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia. Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell'aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile. Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.

Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d'Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. Ma le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; «ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto». Il Signore è lo Spirito e, dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.

 

Lettura approfondita e proposta di meditazione. 

 

Appunti personali (si potrebbero qui riscrivere i passi più importanti di questo primo momento che, ricordiamo, ha lo scopo di comprendere quello che il testo sacro dice).

Silenzio per la ripresa, meditazione e preghiera personali è il momento in cui puntualizzare, anche con l’aiuto di quanto il predicatore ha suggerito, quello che la Parola o testo sacro dice a tutti noi oggi e in soprattutto a me personalmente, alla mia situazione concreta attuale, che poi trasformo in preghiera e in proposito di azione personale (o anche familiare, se si fa questa preghiera insieme).

Preghiamo (insieme): Sal 76 (77), 13-15; 145 (146), 7-8

Mediterò su tutte le tue opere, ricorderò le tue meraviglie.
O Dio, le tue vie sono sante, Tu compi i prodigi.
Spezza, Signore, le catene ai prigionieri
e fa' che i ciechi vedano;
Signore, solleva chi soffre.

Preghiera del Padre nostro (tutti)

Preghiera finale e congedo

Accogli con bontà, o Padre infinitamente buono, la nostra preghiera e soccorri i tuoi fedeli con le risorse molteplici della tua misericordia, perché tutti i redenti siano serbati dalla tua provvidenza alla speranza della vita eterna.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen!

Benediciamo il Signore! Rendiamo grazie a Dio!

E si può concludere col Segno della Croce.