Speciali indulgenze per la pandemia

Dal “Decreto della Penitenzieria Apostolica circa la concessione di speciali Indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia”

“Si concede il dono di speciali Indulgenze a:

1. i fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena (…) se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa, alla recita del Santo Rosario, alla pia pratica della Via Crucis o ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli;

2. gli operatori sanitari, i familiari e tutti coloro che, a qualsivoglia titolo, si prendono cura di essi, sull’esempio del Buon Samaritano, esponendosi al rischio di contagio;

3. anche con la preghiera, [vale a dire] quei fedeli che offrano la visita al Santissimo Sacramento, o l’adorazione eucaristica, o la lettura delle Sacre Scritture per almeno
mezz’ora, o la recita del Santo Rosario, o il pio esercizio della Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, per implorare da Dio Onnipotente la cessazione
dell’epidemia, il sollievo per coloro che ne sono afflitti e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé:

[tutti] con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà possibile.”